L’Ivass lancia l’allarme sulle R.C. auto gratuite con l’acquisto del mezzo

L’Ivass lancia l’allarme sulle R.C. auto gratuite con l’acquisto del mezzo

Dopo la verifica avviata sui comparatori di polizze online l’Ivass punta l’attenzione sulle polizze r.c. auto proposte dalle case automobilistiche in omaggio all’acquisto di un nuovo veicolo. L’Istituto ha infatti avviato un’indagine nei confronti delle imprese di assicurazione per acquisire maggiori informazioni su queste offerte ai cittadini e per valutare  iniziative a tutela dei consumatori.

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa dell’Ivass (scaricabile in calce alla pagina), scaduto il periodo promozionale, a causa delle modalità con cui le polizze vengono offerte (contratto a “libro matricola” non intestato al singolo assicurato) e delle loro caratteristiche (formula con franchigia, anziché con la tradizionale formula Bonus-Malus), esiste il rischio per chi aderisce a queste offerte di perdere i benefici della classe di merito acquisita prima dell’offerta. Un rischio al quale si aggiunge quello, per sé e per i propri familiari, di non vedersi riconoscere i benefici del decreto Bersani che consente, in caso di acquisto di un nuovo veicolo, di ereditare la classe di merito già acquisita su altro veicolo appartenente allo stesso nucleo familiare.

Una perdita di benefici che si traduce con un rilevante aumento del premio da pagare per i consumatori una volta scaduta l’offerta, dovuto al mancato riconoscimento della classe di merito raggiunta prima dell’acquisto del nuovo veicolo.

Il rischio di perdere la classe di merito maturata e di dover pagare, per gli anni successivi, premi più elevati, non risulta adeguatamente rappresentato ai consumatori, come confermato dalle segnalazioni pervenute.

Chissà se ora l’Ivass porrà la stessa attenzione anche ad altri aspetti che riguardano il settore assicurativo, quali ad esempio la scarsa chiarezza delle Compagnie in relazione agli sconti previsti e dovuti in caso di stipulazione di un contratto di durata poliennale?

Anche in questo caso infatti riteniamo non venga adeguatamente illustrato al Consumatore che, spesso a fronte di sconti risibili (quasi sempre non più del 5%), si vincola nella maggior parte dei casi per cinque anni con la stessa Compagnia, inibendosi di fatto l’opportunità di poter sondare periodicamente il mercato e poter così cogliere eventuali soluzioni migliorative.

Siamo convinti che lo sconto debba essere quantificato e monetizzato chiaramente in polizza, in quanto reputiamo che molti assicurati rifiuterebbero di legarsi per più anni con una Compagnia qualora intendessero pienamente l’esigua entità dello sconto ricevuto.

Se poi aggiungiamo che molte Condizioni di Assicurazione non prevedono più il diritto bilaterale alla rescissione del contratto in caso di sinistro, ci troviamo di fronte ad uno scenario quanto meno scomodo per l’Assicurato.

Ma qual’è lo sconto che riteniamo accettabile a fronte di un impegno quinquennale? Deve proprio valerne la pena, dunque la Compagnia dovrebbe a nostro vedere offrire uno sconto minimo del 20% sul miglior premio applicato (ovvero al premio ottenuto usufruendo già degli sconti di tariffa applicabili anche al contratto monoannuale).

In mancanza consigliamo la stipulazione di polizze di durata annuale, anche dotate di tacito rinnovo, ma liberamente disdettabili dal Cliente di anno in anno.

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