Da domenica 18 ottobre non ci sarà più l’obbligo per gli automobilisti italiani di esporre il contrassegno assicurativo del mezzo. Addio quindi, ma solo in parte, al “foglietto” quadrato che per tanti anni tutti hanno visto sul parabrezza delle auto. Per gli automobilisti non cambierà però praticamente nulla fino a febbraio 2016. Con il pagamento del premio all’assicurazione verrà infatti consegnato loro ugualmente il contrassegno dell’assicurazione in formato cartaceo, che però non saranno più obbligati ad esporre sul cruscotto dell’auto.

I controlli sul regolare pagamento dell’assicurazione da parte delle forze dell’ordine avverrà quindi tramite terminali elettronici mobili collegati alle banche dati delle compagnie assicurative che potranno rilevare se il conducente è in regola o meno. Inoltre, lo stesso controllo avverrà tramite le telecamere delle Ztl, gli autovelox e i tutor, tramite la lettura della targa dell’automobile.

La riforma non elimina però l’obbligo di conservare in auto il contrassegno d’assicurazione. In caso di controllo delle forze dell’ordine o di sinistro esso servirà a dimostrare  la validità del contratto e la correttezza dei dati della polizza. Si ricorda infatti che, ai sensi dell’art.31 comma 2 bis della L.27/2012, in fase di accertamento l’esibizione della documentazione cartacea prevale sulle informazioni risultanti dalla Banca Dati.

In caso di incidente tutti gli automobilisti convolti rimangono obbligati a scambiarsi i dati delle rispettive assicurazioni oppure a fornirli alle forze dell’ordine per identificare le compagnie e procedere alle denunce di sinistro.

Suggeriamo infine ai clienti di provvedere al pagamento del premio per tempo rispetto alla scadenza ultima dell’assicurazione, facendo particolare attenzione al periodo di ultrattività della stessa (cd. mora); questo per evitare che eventuali disallineamenti nell’aggiornamento del Data Base delle targhe assicurate possano creare, in caso di controllo, spiacevoli disagi agli assicurati.